Il primo sasso

Il primo sasso: IL S. ROSARIO

Non c’è insistenza più grande da parte della Santa Vergine a Medjugorje, nei suoi messaggi, della “preghiera”. Colpisce, come un sasso gettato dalla fionda che penetra direttamente nella fronte, cioè nella mente e nel cuore, l’esortazione continuamente ripetuta dalla Madonna: “Pregate, pregate, pregate!”. Ne parlavano continuamente anche i Santi; ma nelle parole della Regina della pace c’è un accento tutto particolare, insistente, pieno di amore e di sollecitudine materna.
Dicevano i Santi: “Chi prega si salva, chi non prega si danna!”; e padre Pio aggiungeva: “E chi prega così, così, è sempre in pericolo!”.
La preghiera è il respiro dell’anima, e senza respirare si muore! Basta questa semplice affermazione per capire l’indispensabilità e la necessità della preghiera. La Regina della pace a Medjugorje ci parla della preghiera del cuore: che cos’è? Sentiamo le sue parole:

Preghiera del cuore:

“Cari figli! Oggi vi ringrazio per ogni apertura del vostro cuore. Sono pervasa di gioia per ogni cuore che si apre a Dio, particolarmente se è di questa parrocchia. Gioite con me! Tutte le preghiere che fate, offritele per l’apertura dei cuori che sono in peccato. Lo desidero io, e lo desidera Dio attraverso di me.
Grazie per aver risposto alla mia chiamata!”. (18 – 4 – 1985).
Il cuore è la sede più profonda dell’uomo, là dove si decide l’orientamento fondamentale della propria vita, come dice Gesù: “Dal cuore, infatti, provengono i propositi malvagi, gli omicidi, gli adulteri, le prostituzioni, i furti…” (Mt 15, 19), ma anche positivamente: “Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio” (Mt 5, 8).
La Madonna ci esorta, dunque, a lavorare i nostri cuori, a dissodarli, a ripulire ogni angolo del nostro cuore, perché sia un cuore bello.
“Cari figli, ogni cosa ha il suo tempo. Oggi vi esorto ad iniziare a lavorare i vostri cuori. Ormai tutti i lavori dei campi sono terminati. Voi trovate il tempo per ripulire anche i locali più nascosti, ma il cuore lo lasciate da parte. Lavorate di più, e con amore ripulite ogni angolino del vostro cuore.
Grazie per aver risposto alla mia chiamata!”. (17 – 10 – 1985).
Che cos’è la preghiera del cuore? E’ la preghiera non astratta, non ragionata secondo schemi intellettualistici, ma quella che nasce spontaneamente dall’intimo, cioè dal cuore, come un bambino che parla al papà, alla mamma, con piena fiducia, con abbandono, senza calcolare le parole, sapendo che il papà e la mamma capiscono al volo i suoi bisogni personali. E’ una preghiera che affonda direttamente nell’oceano dell’amore di Dio, come il sasso tuffato nell’acqua, avvolto dalle onde, e che espande e diffonde a cerchi concentrici il proprio bisogno.
“Cari figli! Oggi v’invito tutti a far sì che la vostra preghiera sia preghiera del cuore. Ognuno trovi il tempo per la preghiera, perché in essa possa scoprire Dio. Non voglio che parliate di preghiera, ma che preghiate davvero. Che ogni vostro giorno sia pieno della preghiera di ringraziamento a Dio per la vita e per tutto quello che avete. Non voglio che la vostra vita sia piena di parole, ma che glorifichiate Dio con le opere. Io sono con voi e ringrazio Dio per ogni momento che passo con voi.
Grazie per aver risposto alla mia chiamata!”. (25 – 4 – 1991).
E’ lo Spirito Santo che deve guidare e ispirare la nostra preghiera, lo spirito nuovo che proviene da Dio. “Vi darò un altro Consolatore, lo Spirito di verità che procede dal Padre”, (cfr Gv 15, 26), dice Gesù: “Egli intercede per i credenti secondo i disegni di Dio” (Rom 8, 27), afferma l’apostolo Paolo. La nuova creatura, nata da Dio, prega con uno spirito nuovo, con un cuore nuovo.
“Cari figli! Oggi vi voglio dire di cominciare a lavorare nei vostri cuori come lavorate sui vostri campi. Lavorate e trasformate i vostri cuori, perchè nei vostri cuori prenda possesso un nuovo spirito che proviene da Dio.
Grazie per aver risposto alla mia chiamata!”. (25 – 4 – 1985).
Guai all’abitudine, rovina tutto. Non crescere, “regredi est”, è regredire!
“Cari figli! Oggi vi invito alla preghiera fatta col cuore, e non per abitudine. Alcuni vengono, ma non desiderano progredire nella preghiera. Perciò voglio ammonirvi quale Mamma: pregate affinché in ogni istante la preghiera prenda il sopravvento nei vostri cuori.
Grazie per aver risposto alla mia chiamata!”. (2 – 5 -1985).
Grazie Mamma del Cielo, perché sei venuta ad insegnarci a pregare col cuore!

Rosario:

Uno, due, tre, quattro, cinque, sei, sette! Il sasso era rimbalzato sul pelo dell’acqua sette volte. Un record per noi ragazzi. Quante volte la Vergine SS. ha fatto rimbalzare nei suoi messaggi il richiamo alla preghiera del Rosario, perché meditando sui misteri della salvezza, portata da Gesù sulla terra, ci radichiamo sempre più nella fede, oggi tanto minacciata da un mondo in combutta col maligno.
Perché la Madonna ama tanto il Rosario? Forse perché è una lode a Lei? Chi pensasse questo, non avrebbe ancora capito bene il Rosario che ha al suo centro Cristo, come diciamo nell’Ave Maria: “E benedetto il frutto del tuo seno, Gesù”.
Se nel Magnificat la Vergine ha esclamato: “D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata” (Lc 1, 48), è perché profeticamente ha annunciato la sua gioia nel sentir ripetere il saluto angelico lungo i secoli, che è l’annuncio dell’Incarnazione del Figlio di Dio nel suo grembo verginale; e Lei rivive la gioia della realtà della venuta del Salvatore per il suo “sì”, la vive insieme a noi: si è realizzata la salvezza profetizzata da tutto l’Antico Testamento, predetta da Mosè e dai profeti.
Che cosa di più bello della salvezza, avvenuta nel Figlio suo nella pienezza dei tempi, per tutti gli uomini? Che cosa di più gioioso e di più felice?
Maria di Nazareth vuole solo magnificare l’Onnipotente: “L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio Salvatore” (Lc 1, 46-47).
E veniamo ai veggenti. Alla domanda di Marija Pavlovic’: “Che cosa vuoi dire ai Sacerdoti?”, la Madonna ha risposto così:
“ Cari figli! Vi esorto ad invitare tutti alla preghiera del Rosario. Col Rosario vincerete tutti gli ostacoli che Satana in questo momento vuole procurare alla Chiesa Cattolica. Voi tutti, Sacerdoti, recitate il Rosario, date spazio al Rosario.
Grazie per aver risposto alla mia chiamata!”. (25 – 6 – 1985).
Il Rosario è la fionda di Davide che abbatte il Maligno. E la Madonna dice ancora:
“Cari figli! Mi avete aiutato con la vostra preghiera a realizzare i miei progetti. Continuate a pregare, affinché questi progetti si realizzino pienamente. Chiedo alle famiglie della parrocchia di recitare il Rosario in famiglia.
Grazie per aver risposto alla mia chiamata”. (27 – 9 – 1984).
La Famiglia! E’ la realtà che più sta a cuore a Dio, insieme ad ogni persona umana, e che forma la cellula primordiale della società e della Chiesa. Il Figlio di Dio ha voluto nascere in una famiglia, la Santa Famiglia di Nazareth. E la Regina della pace sa quanto è importante la famiglia e come Satana ha cercato in questi anni di distruggere la realtà della famiglia con altre realtà aberranti, perverse, abominevoli. Lei è venuta a salvare la “Famiglia” dalle trame del diavolo.
Il Papa Giovanni Paolo II°, nella Lettera Apostolica “Rosarium Virginis Mariae”, afferma:
“Il rosario è anche preghiera della famiglia e per la famiglia. Un tempo questa preghiera era particolarmente cara alle famiglie cristiane, e certamente ne favoriva l’unione. Occorre non disperdere questa preziosa eredità… La famiglia che prega unita, resta unita. Il Santo Rosario, per antica tradizione, si presta particolarmente ad essere preghiera in cui la famiglia si ritrova. I singoli membri di essa, proprio gettando lo sguardo su Gesù, recuperano anche la capacità di guardarsi sempre nuovamente negli occhi, per comunicare, per solidarizzare, per perdonarsi scambievolmente, per ripartire con un patto di amore rinnovato dallo Spirito di Dio”.
E ritorniamo ai veggenti: questa apparizione avvenne inaspettatamente, alla vigilia dell’Assunta. Ivan stava pregando in casa. Poi cominciò a prepararsi per venire in chiesa, alla liturgia serale. Improvvisamente gli apparve la Madonna e gli disse di trasmettere alla gente questo messaggio:
“Vorrei che la gente in questi giorni pregasse con me. E che preghi il più possibile! Che inoltre digiuni il mercoledì e il venerdì; che ogni giorno reciti almeno il Rosario: i misteri gaudiosi, dolorosi e gloriosi…”. (14 – 8 – 1984). La Madonna ci ha chiesto di accogliere questo messaggio con ferma volontà.
Rosario intero (centocinquanta Ave Marie) e digiuno: due sassi molto preziosi e con una forza di penetrazione tutta speciale, dirompente, nei confronti del male, del peccato e di Satana. Ce lo dice quest’altro messaggio:
“Cari figli! Oggi, come mai prima, vi invito alla preghiera. Che la vostra preghiera sia preghiera per la pace. Satana è forte e desidera distruggere non solo la vostra vita umana, ma anche la natura e il pianeta su cui vivete. Perciò, cari figli, pregate per poter essere protetti attraverso la preghiera con la benedizione della pace di Dio. Dio mi ha mandato tra voi per aiutarvi. Se volete, afferrate il Rosario: solo il Rosario può fare miracoli nel mondo e nella vostra vita. Io vi benedico e rimango con voi, finché Dio lo vuole. Grazie, perché voi non tradirete la mia presenza qui. Grazie, perché la vostra risposta serve al bene e alla pace.
Grazie per aver risposto alla mia chiamata!”. (25 – 1 – 1991).
Col Rosario si ottengono anche i miracoli, ma occorre una fede viva: “Se avrete fede pari a un granellino di senapa, potrete dire a questo monte: spostati da qui a là, ed esso si sposterà, e niente vi sarà impossibile” (Mt 17, 20); “Chiedete e vi sarà dato” (Lc 11, 9).
La Madonna vuole aiutarci: “Afferrate il Rosario: solo il Rosario può fare miracoli nel mondo e nella vostra vita”. Mettiamo alla prova queste parole della Regina della pace, insistiamo nella preghiera, e vedremo delle conversioni meravigliose, dei prodigi stupendi: tanti ne sono avvenuti a Medjugorje!
“Cari figli! Oggi vi invito a cominciare a dire il Rosario con fede viva, così io potrò aiutarvi. Voi, cari figli, desiderate ricevere grazie, ma non pregate, io non vi posso aiutare dato che voi non desiderate muovervi. Cari figli, vi invito a recitare il Rosario: il Rosario sia per voi un impegno da eseguire con gioia, così comprenderete perché sono da così tanto tempo con voi: desidero insegnarvi a pregare.
Grazie per aver risposto alla mia chiamata!”. (12 – 6 – 1986).
Sia ogni nostra “Ave Maria”, recitata con vivida fede e con amore filiale, una perla per intrecciare alla Madonna una bella collana, da offrirle con gioia.

 

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